Apprendiamo,
dal quotidiano L'Adige, che la provincia ha preso finalmente atto della
necessità di rivedere il piano rifiuti, rielaborandolo visti i
risultati ottenuti,soprattutto nella raccolta differenziata. La cosa non
può che far piacere a tutti coloro che, da anni, stanno sollecitando
questo passo, finora mai nemmeno considerato,anzi osteggiato caldamente,
dai nostri governanti provinciali. Mi chiedo perché fino a qualche mese
fa le discariche erano in esaurimento, la differenziata non poteva
essere spinta oltre certi limiti e l'inceneritore era la soluzione unica
possibile. Cosa è cambiato? Presto spiegato: differenziata ben oltre le
più rosee previsioni, grazie ai cittadini che si sono impegnati e
continuano a farlo, inceneritore non più sostenibile per la mancanza
degli incentivi (ecco il perché, in sostanza, del bando deserto!).
Intanto, abbiamo perso una marea di tempo e le discariche si continuano a
riempire (ma non dovevano esaurirsi a fine 2013?). Se si fosse aperto
un dibattito politico serio, con un'analisi delle alternative possibili e
con un nuovo piano rifiuti già due anni fa, ora probabilmente staremmo
già costruendo il sistema alternativo possibile, avremmo già la tariffa
puntuale attiva ( a Trento sarà introdotta a gennaio 2013, solo perché
obbligatorio come termine ultimo, non certo per convinzione politica...)
e, molto probabilmente avremmo livelli superiori di differenziata.
Forse,forse,forse...intanto il tempo passa e chi deve decidere ha
rinviato continuamente e così farà fino alle prossime elezioni, ormai!
Ben venga questa decisione di rivedere il piano rifiuti e aggiornarlo,
ma poteva davvero essere fatto prima, definendo strategie più moderne e
più sostenibili, come peraltro indicato da diverse associazioni e anche
da forze politiche; come al solito rimane l'amarezza di apprendere che
ciò che abbiamo sempre sostenuto, alla fine era corretto, ma chi ci
governa ci ha sempre snobbato e classificato come "ciarlatani".
Prendiamo atto, con piacere, che il tempo è davvero galantuomo e, quasi
sempre, per fortuna, mette in luce le reali capacità o i veri limiti,
sia dei ciarlatani,sia dei politici che non ascoltano, ma si vantano
ugualmente di essere paladini di una democrazia partecipativa.
Ne
è un esempio il blog "Passo", dove abbiamo inviato moltissimi spunti e
considerazioni sul tema dei rifiuti, ma se andate a cercare i nostri
interventi non li trovate, perché non sono mai stati pubblicati; i pochi
contributi da noi inviati e pubblicati sono ben nascosti e
difficilmente raggiungibili, dispersi in un percorso nascostissimo.Se
questa è democrazia partecipativa...; comunque, prendiamo atto che,
meglio tardi che mai, qualcosa si sta muovendo, nell'ottica di uno
sviluppo maggiormente sostenibile. Saranno i risvolti positivi della
crisi, che ha costretto tutti a tagliare spese inutili, compreso
inceneritori non più incentivati? Vedremo gli sviluppi, ma intanto il
tempo passa e chi deciderà, molto probabilmente, sarà nella prossima
giunta provinciale. Ricordiamolo, quando andremo a votare.
Marco Ianes
E-mail: marco@marcoianes.net
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